La caduta delle consonanti intervocaliche di Cristovão Tezza
Con La caduta delle consonanti intervocaliche il brasiliano Cristovão Tezza propone una dinamica classica della narrativa: un uomo in avanti con gli anni guarda indietro, a tutta la propria vita, cercando di interpretarla e di fatto raccontandocela.
La particolarità è che il protagonista creato da Cristovão Tezza, il professore di filologia Heliseu da Motta e Silva, ormai pensionato, sta per ricevere un’onorificenza dall’università:
Penso che una medaglia del genere andrebbe conferita a tutti, a tutto il mondo, indipendentemente da cosa si sia fatto nella vita, un po’ di altruismo, via, le onorificenze come opportunità, una cerimonia rapida, da regolamento dei conti, da pre-giudizio universale, per revisionare la propria vita in poche parole, quell’essenza che sempre ci manca, quel niente che, se ci arrivassimo, risolverebbe tutto con tranquillità. Insomma, le cose devono necessariamente avere un senso, altrimenti non esisterebbero, non credi?
Vista l’occasione, dopo essersi svegliato (e aver cacciato il suo nemico, che potrebbe esseere il corpo che non risponde più come una volta, il tempo che scorre, la mente che tende a confondersi), Heliseu inizia a riflettere sul discorso da tenere di fronte agli ex-colleghi. I suoi pensieri vanno verso il corso di filologia, di cui nessun altro accademico voleva occuparsi e che lui ha reso interessante per gli studenti; ma soprattutto verso la moglie Mônica, scomparsa in circostanze poco chiare; il figlio con cui non parla più; Therèse, la dottoranda con cui ha vissuto un amore adulterino sul finire degli anni ottanta; i ricordi sfocati del proprio padre e di colleghi vari.
Nel frattempo, però, noi lettori abbiamo il privilegio di scoprire anche ciò che poi il professore decide di non rivelare al pubblico che lo aspetta, pur restandoci il dubbio che addirittura parlando a se stesso Heliseu non sia del tutto sincero.
Non fare così, Heliseu, gli diceva sempre Mônica quando la sua amarezza, di solito tenuta a bada, scappava in superficie. Non fare così. Pare facile. Io sono così. Questo è il problema.
La caduta delle consonanti intervocaliche è un romanzo sulle scelte, su fedeltà e tradimento, dialogo e incomprensione, entusiasmo e resa, tutti argomenti che sicuramente svolgono un ruolo fondamentale nelle nostre vite; ma è anche un romanzo sul linguaggio, e le riflessioni di Heliseu su cosa dire e come dirlo sembrano richiamare la lezione di Calvino sull’esattezza e il principio dell’omissione di Hemingway.
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