I tanti inizi di Se una notte d’inverno un viaggiatore
Ci sono lettori, e scrittori, interessati solo da come una narrazione finisce; e ce ne sono altri affascinati soprattutto da come comincia, dall’incipit. Chi fa parte di questa seconda categoria non potrà non amare (se non ama di già) Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino (di cui abbiamo visto Le lezioni americane qui).
Protagonista della vicenda narrata nella cornice è il Lettore, che potrebbe essere chiunque di noi, in procinto di iniziare a leggere il romanzo che ha appena acquistato.
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: <<No, non voglio vedere la televisione!>> Alza la voce, se no non ti sentono: <<Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!>> Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: <<Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!>> O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.
Di lì a poco ecco che il Lettore (e noi lettori con lui) inizia il primo incipit, ma dopo una ventina di pagine torneremo nella vicenda della cornice. Una serie di imprevisti sempre più surreali impediscono al Lettore di andare avanti, costringendolo a ricominciare daccapo, scoprendo sempre una storia (e un relativo incipit) diversa.
Gli incipit contenuti in Se una notte d’inverno un viaggiatore sono dieci, e sul perché di questo numero Calvino si sofferma a lungo nella presentazione del romanzo (e fornisce anche uno schema sorprendente per come unisce semplicità e completezza). Si è discusso anche se questi siano davvero solo degli incipit o se si tratti di racconti compiuti, e sul punto lo stesso Calvino ha preferito non pronunciarsi, fornendo comunque, sempre nella presentazione, il proprio punto di vista.
È facile, e probabilmente non sbagliato, vedere Se una notte d’inverno un viaggiatore come un gioco; bisogna però tenere a mente che si tratta, e non potrebbe essere altrimenti, di un gioco serio, ordinato, e con un obiettivo. Calvino lo definì un romanzo sul piacere di leggere romanzi:
Protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro.