Una donna di mondo di W. Somerset Maugham
Di alcuni scrittori – Čechov e Hemingway su tutti – si dice che i loro racconti siano, per via della precisione estrema, dei veri e propri manuali di scrittura creativa.
Lo stesso si può affermare parlando di William Somerset Maugham, autore britannico nato nel 1874, esperto di vita mondana e sensibile osservatore delle differenze – e dei paradossi – tra i vari ceti sociali.
Ma Somerset Maugham era soprattutto un conoscitore del modo di raccontare una storia, e i dieci racconti della raccolta Una donna di mondo e altri racconti tengono il lettore col fiato sospeso nonostante che, apparentemente, le diverse trame non abbiano nulla di avvincente: una donna non riesce a credere che il marito scappi con la cuoca, un giovane che disattende le aspettative dei genitori, proposte di matrimonio rifiutate o accettate per interesse, valutazioni errate e delusioni di ogni tipo. Dinamiche tutt’altro che innovative, e in mezzo alle quali, per di più, si muovono personaggi spesso superficiali e egocentrici.
Ci sarebbero tutti gli ingredienti per trovare i racconti di Somerset Maugham noiosi, e invece l’autore ci mostra questi personaggi con un misto di cinismo e umanità tali da ricordarci come anche noi possiamo essere superficiali e egocentrici come loro, e non possiamo non preoccuparci della loro sorte.
Elemento comune ai dieci racconti è solo il narratore: uno scrittore alter ego dell’autore.
C’è un unico vantaggio nel fare lo scrittore, ed è che la gente, non prendendoti sul serio, spesso ti racconta cose che non direbbe mai ai propri pari
Il narratore viene quindi a conoscenza di tanti dettagli – che presto rivelerà ai lettori – grazie alla sua professione, su cui si sofferma spesso a riflettere, interrogandosi sui limiti del proprio operato, ma non mancando di usare la propria penna per inserire, nelle storie che racconta, pensieri personali:
La cosa peggiore dell’essere così pieni di tatto è non sapere mai se gli altri si comportino in modo naturale o, a loro volta, con molto tatto. (dal racconto L’elemento umano)
Era quel genere di giovanotto che a trent’anni, ammansito dal tempo e indotto dall’esperienza a non ritenersi poi così straordinariamente intelligente, sarebbe diventato interessante e piacevole. (dal racconto La voce della tortora)
Come detto in apertura, le dinamiche che tornano più spesso sono le differenze sociali e il rapporto uomo-donna, soprattutto all’interno del matrimonio, riguardo cui, nel racconto Il tesoro possiamo leggere:
Aveva avuto perfino la buona sorte di attraversare indenne le acque perigliose e agitate del matrimonio, nelle quali hanno fatto naufragio tanti uomini buoni e saggi.
Come ultima citazione, sempre nel racconto Il tesoro troviamo una delle frasi più famose della produzione di Somerset Maugham:
Il matrimonio è una gran cosa, ma penso sia un errore farne un’abitudine.
Consigli di lettura su altri romanzi in cui l’arte di scrivere è al centro dell’opera:
Quella sera dorata di Peter Cameron
Lo scrittore fantasma di Philip Roth
La settimana bianca e L’avversario di Emmanuel Carrère
Consigli di lettura su romanzi di autori inglesi: