Monthly Archive: July 2018
A proposito di incipit – Come inizia Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi
Esistono varie definizioni, più o meno elaborate, esaustive e argute, di cosa è, come funzione e come dovrebbe essere scritto l’incipit di un romanzo. Personalmente, preferisco quella che considera l’incipit come una sorta di promessa: l’autore, attraverso le prime righe dell’opera, propone al lettore un patto relativo alla lettura della storia anticipandogli di cosa, e soprattutto come, racconterà. Per questo, in libreria, sono più portato a leggere l’inizio di un romanzo piuttosto che la quarta di copertina. Questa sezione del sito si ripropone di realizzare la stessa dinamica. A differenza dei consigli della sezione Letture, in cui si trattano le sensazioni che un romanzo può suscitare e gli spunti di riflessione che può suggerire, qua, fatta eccezione per alcune basilari informazioni sull’opera di turno, si permette al lettore di gustarsi interamente il patto che lo scrittore ha voluto proporgli. Dopo Moby Dick, Una storia tra due città e Cent’anni di solitudine, è la volta di Sostiene Pereira. Sostiene Pereira, opera più famosa del pisano Antonio Tabucchi, vanta ventidue traduzioni all’estero, il Premio Campiello, il Premio Viareggio-Repaci e il Prix Européen Jean Monnet. Dopo aver avuto l’idea nell’estate del 1992, Tabucchi scrisse il romanzo l’estate seguente, in due mesi, lavorando ogni…
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Super-Cannes di J.G. Ballard
Super-Cannes di J.G. Ballard dovrebbe essere presente sul comodino di ogni lettore che ama la creazione della suspense tramite un coinvolgente what if? Come sarebbe la nostra vita se avessimo la possibilità di abitare in un luogo incantevole, altamente tecnologico, insieme all’elité della finanza, dell’economia e della scienza? La risposta può sembrare ovvia, ma naturalmente Super-Cannes di J.G. Ballard ci porterà in una direzione inattesa. In precedenza abbiamo parlato di un’altra opera dello scrittore britannico, Il condominio, e le due opere, pur passandosi esattamente venticinque anni (risale al 1975 Il condominio, mentre Super-Cannes è stato pubblicato nel 2000) presentano una dinamica simile: all’inizio della narrazione un luogo ci appare come un paradiso, non solo da un punto di vista estetico ma anche esistenziale, mentre andando avanti con la lettura ci saranno mostrare tutte le sue ombre. Ballard è un maestro nel creare la suspense rilasciando gradualmente le informazioni, ma nel caso di Super-Cannes già nell’incipit troviamo un’anticipazione che ci fa intuire la tragicità della vicenda. La prima persona che incontrai a Eden-Olympia fu uno psichiatra, e forse il fatto che sia stato proprio uno specialista in malattie mentali a farmi da guida in questa “città intelligente” sulle colline sopra Cannes…
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