Monthly Archive: April 2018
Una lezione di ignoranza di Daniel Pennac – I passeur
Daniel Pennac, autore prolifico nel campo della narrativa, della saggistica, del fumetto e del teatro, noto soprattutto per il ciclo di Malaussène, nel 2013 è stato insignito della Laurea ad Honorem per il suo impegno nella pedagogia presso l’Università di Bologna. In quell’occasione Pennac ha tenuto una Lectio magistralis il cui contenuto è stato in seguito riportato in un breve volume edito da Astoria nella collana Assaggi. La lezione si divide in cinque parti: La voce del mio cattivo genio; Pedagoghi e Demagoghi; Dare da leggere; I guardiani del tempio; I passeur. A seguire, un estratto proprio dalla quinta parte: I passeur Altri, per fortuna – professori, critici letterari, librai, bibliotecari – preferiscono essere dei passeur. Ed è ben più di un ruolo, è un modo di essere, un comportamento. I passeur sono curiosi di tutto, leggono tutto, non si accaparrano niente e trasmettono il meglio al maggior numero di persone. Passeur sono i genitori che non pensano soltanto ad armare i figli di letture utili a farli laureare al più presto, ma che, conoscendo il valore inestimabile della lettura in sé, sperano di farne lettori di lungo corso. Passeur è il professore di lettere la cui lezione ti fa…
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La strada di Cormac McCarthy
La strada, romanzo vincitore del James Tait Black Memorial Prize nel 2006 e del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2007, è al momento l’ultimo romanzo scritto da Cormac McCarthy, già autore, tra gli altri, di Non è un paese per vecchi (da cui l’omonimo film) e della Trilogia della frontiera . La storia de La strada si svolge in un ipotetico futuro post-apocalittico, ambientazione che riporta alla mente Kenshiro (ma senza arti marziali) per chi è nato negli anni ottanta o The Walking Dead (ma senza zombi) per chi è più giovane. A parte il riferimento a cartoni e serie tv, va detto che molti romanzieri sono stati affascinati dalla descrizione di un futuro postapocalittico (possiamo citarne tre diversissimi tra loro: Jack London, Stephen King e stesso Stefano Benni), e che, in genere, una caratteristica di questo filone è che la narrazione non dedica molta attenzione a cosa sia successo; ormai è successo, ciò che importa sono le conseguenze, naturalmente tragiche. Cormac McCarthy segue questo tipo di impostazione, e La strada inizia in medias res, con un uomo e un bambino – sono padre e figlio, e non sapremo mai i loro nomi – che si trascinano già da…
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